3000 giorni con la Juve campione d’Italia – Massimo Zampini
9 anni di trionfi della Juventus raccontati con ironia
Si sente dire spesso che per cogliere appieno un periodo storico “calcistico” bisogna aspettare qualche anno per esserne fuori sostanzialmente da tutte le sue possibili correlazioni; e forse solo a distanza di qualche decennio si potrà apprezzare in tutto e per tutto le vittorie consecutive messe in fila dalla Juventus da 9 anni a questa parte su suolo italiano. Farlo, e scriverne, in corso d’opera non è mai facile e a volte il rischio di cadere in deliri di onnipotenza superomistici è dietro l’angolo. La ricetta giusta per celebrare questo quasi decennio di dominio a tinte bianconere l’ha trovata il noto giornalista Massimo Zampini, romano ma tifoso di Madama fino al midollo. Con il suo 3000 giorni con la Juve campione d’Italia Zampini ci racconta sensazioni, luoghi e attese dei momenti chiave della storia recente del club piemontese. Il filo rosso che accompagna la leggera lettura edita da Baldini+Castoldi è la simpatica ironia con il quale Zampini ci riporta i passaggi fondamentali delle vittorie della Juve: ironia con il quale a distanza di anni si sorride delle polemiche montate ad hoc per quella o questa circostanza, come abilmente descritto dalle parole del premio Strega Sandro Veronesi in prefazione. Il libro è un testo che lo juventino medio, malato o semplice appassionato, deve avere, in quanto molte parti del racconto sembrano rivolgersi proprio a quei supporters che alle prime difficoltà (o sconfitte) dimenticano tutto lo straordinario raccolto fatto grazie al lavoro di Andrea Agnelli e del suo staff.
Tutto iniziò dal Parma.
Ci sono momenti che lo juventino ricorderà sempre (e il fatto di non aver ancora perso un solo campionato da quegli attimi, consente di celebrarli ancora di più), uno di questi ha una data ed un orario ben precisi: le 12.30 dell’11 settembre 2011, il calcio di inizio di Juventus-Parma, la prima partita della prima Juventus di Antonio Conte, la prima partita della Juve nel nuovo stadio e, col senno di poi, il match che ha inaugurato i 9 anni di trionfi sul suolo italico. Il narratore era ad un matrimonio con amici e ci descrive la smania e l’adrenalina di vedere quella partita e le considerazioni per nulla pindariche fatte al fischio finale. L’entusiasmo era tanto, ma mai si poteva immaginare cosa sarebbe successo da lì al 26 luglio 2020, quando in una calda serata estiva Maurizio Sarri guidava la Juventus alla conquista matematica del suo nono titolo di Serie A consecutivo. Zampini ci svela nel corso del libro le sue sensazioni, i suoi pensieri, i punti di vista della stampa juventina e non sugli snodi cruciali delle varie stagioni, non lesina gli sfottò agli avversari (particolarmente efficace la scelta, da juventino romano, di riportare in occasione delle molteplici vittorie avute contro la Roma delle filastrocche/sonetti che prendono in giro il tifoso romano desideroso prima o poi di battere la Vecchia Signora) e ci riporta i dettagli di dove si trovava nei giorni dei vari match (la prima volta allo Stadium oppure in vacanza in Grecia al gol di Bernardeschi contro la Samp). Zampini è da ringraziare perché rende ulteriormente giustizia all’eccezionalità di questo percorso trionfale, offre la chiave di lettura migliore (quella ironica e satirica) alle polemiche pro e contro la stessa Juventus e riesce a prendere con filosofia gli inevitabili sfottò di rimando altrui sulla sterilità bianconera al di fuori del territorio italiano. Insomma, il libro di Zampini è un libro scritto da uno juventino per gli juventini che sembra quasi dare una strigliata, volta a ribadire che dal ristorante da 10 euro fino a Cristiano Ronaldo la bacheca si è arricchita anno dopo anno in maniera faraonica.
Perché leggere 3000 giorni con la Juve campione d’Italia:
perché è un libro simpatico che tutti gli juventini dovrebbero leggere per non dare troppo peso agli sfottò e per ricordare che cammino pazzesco hanno fatto nell’ultimo decennio.
Titolo: 3000 giorni con la Juve Campione d’Italia
Autore: Massimo Zampini
Editore: Baldini+Castoldi
Anno: 2020
Pagine: 336
Per leggere l’intervista a Massimo Zampini clicca qui.