Jürgen Klopp. Scatenate l’inferno – Raphael Honigstein
La biografia del tecnico del Livepool, il più cool e rock di sempre
Quando una cosa è fatta per bene, ha stile. Non tanto in termini estetici, quanto in termini contenutistici, “interiori”. Ecco, Jürgen Klopp. Scatenate l’inferno (pp. 336, Rizzoli, 2020) è indubbiamente una biografia che di stile ne ha, e pure tanto. Per due motivi: perché il personaggio che viene raccontato ha un fascino unico e perché l’autore, il giornalista anglo-tedesco Raphael Honigstein, riesce nell’arduo compito di non farsi trascinare nel vortice della narrazione, attenendosi con maestria al lavoro di inchiesta, analisi, ascolto e approfondimento che ha il risultato di regalare ai lettori un libro bello e davvero ben scritto.
Osservazione, ascolto, racconto.
Seguendo una linea che alterna la cronologia alla tematicità, Honigstein ripercorre la vita di Klopp. Soprattutto calcistica, ma in parte anche privata, in particolare per quanto riguarda la gioventù del tecnico oggi alla guida del Liverpool. E lo fa con un’asciuttezza narrativa tipica del giornalismo inglese (non a caso l’autore è il corrispondente del Guardian dalla Germania) che ha il pregio di mettere in luce l’enorme lavoro di indagine che Honigstein ha fatto. Un lavoro sviluppatosi su più anni, frutto di osservazione diretta ma soprattutto di ascolto di tantissimi testimoni: la sorella Isolde, gli amici di gioventù, gli ex compagni di squadra del Klopp calciatore, i dirigenti di Mainz, Borussia Dortmund e Liverpool, i suoi più stretti collaboratori e i giocatori che ha allenato o sta ancora allenando (Subotic, Gundogan, Bender, Hummels, Kehl, Lallana, Wijnaldum). Sono queste tante e diverse voci ad accompagnarci in un lungo e affascinante viaggio sulle tracce di un allenatore tanto normale quanto speciale e che parte dalla Foresta Nera (Glatten, 1967) e giunge al Wanda Metropolitano (Madrid, giugno 2019).
Lo stile perfetto.
Essendo una biografia, è necessario dire una cosa: non siamo in presenza di un libro simile a Open (QUI la nostra recensione) o a quel filone di narrazione sportiva che fonda radici proprio nell’autobiografia di Agassi. E non tanto perché Klopp non ha partecipato attivamente alla scrittura, quanto perché Honigstein compie proprio un lavoro diverso. C’è ovviamente un lato “romanzesco”, ma è soltanto una conseguenza del romanticismo insito nel personaggio raccontato. Non vi sono forzature, né storture. Le vicende, così come le parole, scorrono fluide di pagina in pagina, abbinando il racconto del Klopp uomo a quello del Klopp allenatore; abbinando spunti tattici ad aneddoti di spogliatoio o di vita quotidiana. Honigstein si defila con classe (anzi, con stile), non si lancia in barocchismi inutili, sa che non servono. Il suo stile pulito e asciutto, ottimamente reso in italiano dalla traduzione di Stefano Chiapello, aggiunge e non toglie nulla all’opera, perché permette di avere sempre il focus sul soggetto primo e ultimo del libro: Jürgen Klopp. In tal senso, se proprio vogliamo, l’unico neo può essere la ridottissima galleria fotografica allegata al libro. Ma è comunque una critica di poco conto.
Il più umano dei supereroi.
Del resto, Klopp basta e avanza. La sua è una figura per certi versi unica nel mondo del calcio moderno. In un panorama diviso e polarizzato, è difficile trovare qualche appassionato di calcio che affermi di non sopportare Klopp. E leggendo questa biografia si capisce anche perché: sebbene ossessionato dal pallone, lo svevo è lontanissimo dai livelli di “follia” (a tratti inquietanti) di colleghi quali Guardiola, Mourinho o Conte. E ha una predisposizione all’empatia (e alla simpatia) che un altro giovane e grande vincente come Zidane non conosce. Klopp ama il calcio, lo vive, è stato in grado di arricchirlo, ma non perde mai la bussola da un’evidenza che, spesso, chi appartiene al mondo del pallone pare dimenticare: è pur sempre un gioco. E la vita è anche tanto altro. Klopp, per quanto cool e per quanto rock, è il più umano dei supereroi della panchina e questo non può che renderlo un’ammirevole e affascinante anomalia.
Perché leggere Jürgen Klopp. Scatenate l’inferno:
per scoprire cosa si nasconde dietro il cappellino da baseball, la barba sfatta e il sorriso pieno di uno degli allenatori più cool e rock di sempre.
Titolo: Jürgen Klopp. Scatenate l’inferno
Autore: Raphael Honigstein
Editore: Rizzoli
Anno: 2020
Pagine: 336