46 capitoli che raccontano l’avventura del Dottore

Scrivere una comune biografia su un personaggio come Valentino Rossi, che di comune ha ben poco (forse giusto il cognome), è un rischio che dev’essere obbligatoriamente passato per la testa dell’autore Marco Ciriello. Dunque la sfida era quella di raccontare e rileggere la vita sportiva di uno dei più grandi personaggi italiani mai vissuti. Si può tranquillamente affermare al termine dei 46 capitoletti, e quanti dovevano essere altrimenti?, che compongono il libro che l’autore ha portato a termine in maniera egregia il suo lavoro. Ciriello, infatti, già autore per 66thand2nd del libro Maradona è amico mio, riesce a regalare ai lettori un ritratto a 360° di Valentino, fatto da una parte di tanta ironia e divertimento, quasi fosse l’amico di infanzia o il fratello con cui si scambiano battute a tavola, e dall’altra di talento e competizione, il leader che demolisce avversari su avversari e record su record. Non a caso il titolo definisce Vale come “il tiranno gentile”, padrone del suo mondo dove detta legge ai suoi sudditi ma con il sorriso solare made in Tavullia. Il Valentino di Ciriello è raccontato in tutta la sua essenza, sia quella nota che quella meno nota, arrivando a toccare delle corde drammatiche forti negli anfratti dedicati a Daijiro Kato e soprattutto a Marco Simoncelli. Ed è così bello il disegno in copertina di Guido Scarabottolo che raffigura Valentino in piedi sulla sua M1 in procinto di prendersi l’applauso della gente, che sembra guardare all’imprevedibile ed incerto infinito che lo attende adesso che la sua carriera si sta concludendo.     

Oltre le moto e (quasi) oltre il tempo.

Ciriello nel suo libro aiuta il lettore, appassionato e non di moto e di Rossi, a capire perché Valentino Rossi da Tavullia provincia di Pesaro sia una personalità che trascende. Trascende perché il suo essere più di un pilota è evidente dalla spensieratezza con cui decide di lanciarsi sulle due ruote sulle orme di papà Graziano, spinto dalla passione per il grande Mike Hailwood e per il funambolico Abe, ed in seguito dal mood con cui affronta i gran premi con fare sfacciato ma coinvolgente e simpatico. Entrato nelle vite degli italiani Rossi diventa presto personaggio in quanto affianca, alle doti di pilota fuori dal comune, una personalità illimitata densa di ironia e sfottò. E poi la carriera di Valentino trascende il tempo perché i duelli, quelli veri quasi da cowboy di un western, iniziano e hanno l’apice contro Biaggi ma poi si susseguono con Gibernau, Hayden, Stoner fino ad arrivare alla premiata ditta spagnola Marquez-Lorenzo e a Valencia 2015. C’è tutto Vale nei 46 capitoli che l’autore gli dedica e c’è anche tutto il percorso di presa di coscienza di cosa vuol dire correre per Rossi e di cosa è diventato Rossi per la moto e per il mondo (ed in questo la vicenda di Simoncelli ha un ruolo cardine). Un percorso che ha portato Valentino anche a conoscersi di più e lo ha portato ad essere, come a pochi sportivi è riuscito, istituzione cardine del settore di riferimento tanto che Ciriello può scrivere che: «Se riduci il tuo sport a dipendere da te, a una esibizione in playback quando non ci sei, allora sei uscito dal tempo, perché lo custodisci».
Grazie davvero di tutto Vale!

Perché leggere Valentino Rossi, il tiranno gentile di Marco Ciriello:

perché è un libro che diverte sia nella sua leggerezza che nella sua profondità che solo un personaggio unico come Valentino riesce a trasmettere e a far rivivere.


Titolo: Valentino Rossi, il tiranno gentile
Autore: Marco Ciriello
Editore: 66thand2nd
Anno: 2021
Pagine: 166

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