I Golden State Warriors – Ethan Sherwood Strauss
L’epopea di una delle squadre di basket più forti di sempre
Ogni mattina, quando sorge il sole, una gazzella si sveglia e il vero appassionato di basket controlla i risultati della NBA. Se vi ritrovate in tali parole, allora questo libro può essere alla vostra portata, nonché di vostro gradimento. Se invece seguite la pallacanestro solo sporadicamente, o se non la seguite proprio, vi consigliamo di concentrarvi su altre letture sportive. Il testo, molto tecnico, parla dei Golden State Warriors che sono una delle trenta squadre della NBA, il campionato professionistico americano. La società ha sede nella città di San Francisco, in California, e nel decennio 2010-2020 ha vissuto una vera età dell’oro, conquistando ben tre titoli di campione e raggiungendo per cinque volte di fila le finali. In questo periodo, i simboli del gruppo sono stati Stephen Curry, Klay Thompson e Kevin Durant, giocatori sensazionali e certamente tra i migliori di sempre, più l’allenatore Steve Kerr che ha orchestrato al meglio le risorse a sua disposizione. E questo il vero appassionato di basket lo sa molto bene.
Scontro pubblico.
L’autore del libro è Ethan Sherwood Strauss, giornalista americano, affermato e “specializzato” sui Golden State Warriors, avendo seguito la squadra per diverse stagioni. Il suo lavoro è dunque molto ben informato, uno di quei libri costruiti dentro ciò che raccontano. Strauss non è un semplice osservatore esterno dei Warriors: ha respirato l’aria del loro spogliatoio (nella NBA, ai giornalisti è concesso…), ha interagito con alcuni “pezzi grossi”. Si è persino scontrato pubblicamente con uno dei giocatori più influenti, il suddetto Kevin Durant, cosa che ha accresciuto la sua popolarità. E che, probabilmente, ha contribuito a dare al suo libro una piega più decisa. Non è un caso che in copertina campeggi incontrastata proprio la sagoma di Durant, il quale irrompe a metà del testo e rimane in primo piano sino alla fine. Strauss ne riconosce il valore cestistico, ma non esita a metterne in luce le oscurità caratteriali. E non sempre è chiaro se si tratti di dovere di cronaca o di una sorta di “rivalsa” nei confronti del grande campione.
Effetto mongolfiera.
Da un punto di vista tecnico, l’accusa è chiara: con Kevin Durant, acquistato nel 2016 e poi ceduto tre anni dopo, i Warriors erano di sicuro più forti, ma meno divertenti da vedere. In altre parole: migliori con lui, ma «più grandi» senza. Le ragioni di questa idea sono ben spiegate e di concreto interesse. È come se la squadra, aggiungendo Durant, abbia innestato un motore ancora più potente, che però ha finito per appesantire la “macchina della vittoria” impedendole di correre alla massima velocità. Il libro dunque analizza la genesi della “dinastia Warriors”, ma si concentra soprattutto sul suo declino: in particolare, l’autore pone l’accento sulla «tristezza che accompagna il successo», offrendoci un approccio non banale. Il discorso inoltre si allarga, entrando in alcune dinamiche generali del mondo NBA: qui le riflessioni risultano un po’ cervellotiche e forse, in qualche caso, non del tutto necessarie, ma ci aiutano a mantenere uno sguardo globale sull’argomento. È come se Strauss ci portasse su una mongolfiera per osservare il campionato nordamericano dall’alto, e mostrarci come non sia esattamente d’oro tutto ciò che vi luccica dentro. Senza però che questo possa impedire, a lui come a noi, di continuare a seguirlo ed amarlo ogni giorno. Fin dal primo mattino, quando sorge il sole…
Perché leggere I Golden State Warriors di Ethan Sherwood Strauss:
perché è un libro approfondito e “polemico”; perché offre idee decise con cui potersi confrontare.
Titolo: I Golden State Warriors
Autore: Ethan Sherwood Strauss
Editore: 66thand2nd
Anno: 2021
Pagine: 219