Viaggio nei templi del calcio (e non solo)

Dal 12 marzo 2022 La Gazzetta dello Sport ha lanciato in edicola Stadi del mondo, un libro con illustrazioni a colori curato da Paolo Avanti, collaboratore storico della “rosea”. L’idea è di quelle semplici ma efficaci, già proposta da altri addetti ai lavori come Massimo Marianella (Dove ti porta il calcio, 2015) e Paolo Condò (Porte aperte, 2020). Un giro del mondo in… cinquanta stadi, con la descrizione degli impianti calcistici (e non solo) più importanti e caratteristici, dal Camp Nou di Barcellona all’Hasteinsvollur di Heirmaey (Islanda). Nella prefazione, il giornalista Roberto Gotta avverte: ‹‹Troverete stadi che non vi aspettate e magari non troverete stadi che amate e avreste voluto trovare››. È una classifica personale dell’autore, legata a storia e prestigio ma anche ad emozioni e sentimenti, viaggi e ricordi. Come sempre, di fronte ad una selezione a tema sportivo, si può discutere all’infinito su cosa sarebbe stato meglio includere, sul “perché questo sì e quell’altro no” ecc. ecc…

Cinque gruppi da dieci.

Ciò detto, il volume è sicuramente ben realizzato a partire dalla veste grafica. Giustamente le immagini giocano un ruolo di primo piano: con la sua carrellata, Paolo Avanti cerca di portarci dentro i luoghi sacri del calcio mondiale. I testi a corredo sono sintetici ma “succosi”, ricchi di informazioni storiche, dati e curiosità. Gli stadi sono divisi in cinque gruppi da dieci: ci sono quelli “Da vedere almeno una volta”, quelli “Mondiali”, quelli “che non esistono più”, i “Più particolari” ed anche gli “Extra calcio”, cioè strutture famose o speciali che generalmente ospitano altre discipline sportive. Dopo la rassegna troviamo altri due contenuti interessanti. Il primo è un breve articolo dedicato ad una persona che ha giocato un ruolo decisivo nella creazione e nella diffusione delle arene calcistiche: Archibald Leitch (1865-1939). Un architetto scozzese non troppo conosciuto o ricordato, ma che a suo tempo andò a studiare e definire alcuni parametri fondamentali, che oggi diamo per scontati.

Guardare e conoscere.

Qualche esempio? L’inclinazione delle tribune rispetto al campo, la capienza massima dei settori, lo spazio minimo da assegnare a ciascun uomo sugli spalti… Insomma, se oggi siamo in grado di assistere (più o meno) comodamente a una partita di calcio, lo dobbiamo anche al dottor Leitch. Il secondo ed ultimo “bonus track” riguarda sempre lui, il “padre” degli stadi, raccontato più nel dettaglio in un’intervista all’inglese Simon Inglis, storico, docente e scrittore specializzato nell’architettura sportiva. Il quale spiega ulteriormente il lavoro svolto da Leitch nei primi decenni del Novecento, per poi rivisitare l’evoluzione storica degli impianti nel Regno Unito e nel mondo. Tutto ciò ci permette di capire meglio l’essenza ed il significato di un luogo come lo stadio, vera e propria cattedrale laica presente in quasi tutte le città del mondo. Consigliamo dunque a tutti gli appassionati di calcio il libro di Paolo Avanti, in cui c’è molto da guardare e da conoscere.

Perché leggere Gli stadi del mondo di Paolo Avanti:

perché è piacevole da sfogliare e interessante da leggere.


Titolo: Gli stadi del mondo
Autore: Paolo Avanti
Editore: La Gazzetta dello Sport
Anno: 2022
Pagine: 151

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