Combatti! – Sara Cardin
L’autobiografia della campionessa di karate
Le origini.
Combatti! è la storia di «una bambina con dei sogni da guerriera, e con un vissuto e con paure più grandi di lei. Veloce e determinata, ma anche emotiva e fragile». Una bambina di nome Sara Cardin. Nata a Conegliano nel 1987 e cresciuta in una bella casa ad Ormelle, paesino della provincia trevigiana. Figlia unica, capelli biondi, lineamenti gentili, una piccola principessa dall’indole particolare: «estremamente femminile e al tempo stesso guerriera». Fin da piccola, Sara si è abituata al contatto con la natura, al gioco all’aria aperta, all’attività fisica. Stimolata in particolare dal nonno materno, Danilo, che la portava in bicicletta lungo gli argini del fiume Piave, nei boschi o attraverso i campi. Di suo la ragazzina ha aggiunto una spiccata propensione alla competizione: «La sentivo dentro in qualunque attività svolgessi. Anche nelle gare di corsa nel cortile dell’asilo». Da questo buon impasto naturale si è formata una campionessa del karate, capace di vincere venti campionati italiani, tre europei e un mondiale. Ma la sua storia non è fatta solamente di palestre, avversarie e medaglie. C’è molto altro in mezzo.
La crescita.
Nella seconda metà del testo, dopo aver descritto il trionfo ai Mondiali 2014, la Cardin si chiede: «Come aveva fatto quella bambina a non perdere la capacità di sognare? Come aveva fatto quella ragazzina a trovare un suo equilibrio e quella donna a volersi bene?». Perché tra un successo e l’altro la “bambolina” ha seguito un percorso interiore assai tortuoso, ingaggiando una feroce lotta contro sé stessa. È lei stessa ad avvisarci, nella frase d’apertura: «Dentro ho un fuoco che mi può incenerire o far vincere». È molto apprezzabile la sincerità con cui la protagonista espone i suoi travagli, a trecentosessanta gradi. Giustamente, nei ringraziamenti finali, l’autobiografia viene definita «intima e profonda»: non è da tutti riportare una tale quantità di vissuti emotivi e psicologici. Le incomprensioni con la madre, la soggezione verso un tecnico (il “Guru”), i problemi con il cibo e quelli di cuore: Sara si mette davvero a nudo, con il buon aiuto della giornalista Tiziana Pikler. Ma si tratta pur sempre di una sportiva e dunque un altro pregio del libro è che ci avvicina al karate, disciplina generalmente poco reclamizzata ed inserita nel programma olimpico solo da Tokyo 2020 (o 2021 che dir si voglia).
Brema, 2014: Sara Cardin campionessa del mondo.
La speranza.
Nei combattimenti sul “tatami” (il tappeto su cui si svolgono le gare) la Cardin ha trovato la sua strada maestra, per conoscersi ed esprimersi. Conoscersi ed esprimersi: non è (anche) questo il grande valore dello sport? Ma non è sempre stato facile. Anzi. Il karate ha chiesto tanto a Sara. E possiamo ben capire come in tutti gli sport agonistici lo scoramento sia sempre dietro l’angolo, pronto a riemergere ad ogni sconfitta o infortunio. Eppure questa storia ci insegna che con il giusto approccio, e le giuste persone attorno, la speranza può tornare salda anche a prescindere da risultati ed acciacchi. Combatti! si può dunque consigliare a chiunque, anche se parla di uno sport “minore”: è una storia scritta in modo semplice, non travolgente ma coinvolgente, a volte un po’ caotica proprio per la sua intensità emotiva. Difficilmente vi lascerà indifferenti. Qua e là la Cardin sfodera alcuni termini tecnici del karate, che non vengono spiegati ma che non alterano la comprensione del racconto. I capitoli sono sette e per lo più lunghi, ad una media di 35 pagine l’uno. Da segnalare l’appendice finale, con tutte le vittorie della protagonista, e gli interventi introduttivi a cura di Giovanni Malagò (presidente CONI) e Rodolfo Sganga (generale della Brigata Paracadutisti della “Folgore”).
Perché leggere Combatti! di Sara Cardin (con Tiziana Pikler):
perché è un libro che permette di avvicinarsi concretamente al karate, come sport fisico ma anche come disciplina mentale; perché è un libro molto sincero ed introspettivo.
Titolo: Combatti!
Autore: Sara Cardin (con Tiziana Pikler)
Editore: Baldini+Castoldi
Anno: 2019
Pagine: 252