La storia di Arpad Weisz, allenatore ebreo

«Lei conosce Arpad Weisz?». Con questa domanda, conficcata nella mente e nel cuore, Matteo Marani ha condotto la sua indagine alla ricerca dell’ex allenatore di origine ebraica. Dallo Scudetto ad Auschwitz diventa quindi la biografia di Weisz, figura densa di storia e quasi pressochè inesplorata prima di questo libro. Il palmares del magiaro è condito da uno Scudetto con l’Inter, il terzo nella storia dei nerazzurri, e due con il Bologna che con lui arriverà a distinguersi pure sul palcoscenico europeo. Senza dimenticare la salvezza ottenuta con il Bari, celebrata come un Carnevale di Rio, e le successive avventure sulla panchina del Dordecht Fc, agli albori del calcio olandese.

La svolta.

Proprio in Olanda però la personale partita dell’ungherese ha vissuto un brusco -per quanto non imprevisto- ribaltone. Dal tunnel degli spogliatoi è emerso l’avversario più crudele: la dittatura nazista con la sua missione di pulizia etnica. Nella seconda parte del volume, Marani descrive con intensità la progressiva e struggente agonia dei Weisz. A cavallo tra i decenni Trenta e Quaranta, Arpad e famiglia assistono impotenti all’incombere della minaccia totalitarista, che si abbattè inesorabile sulle migliaia di ebrei residenti in Europa, rastrellati e spazzati come foglie secche. Ma questa purtroppo è storia più nota: rimane comunque interessante come l’autore ripercorra le grigie pieghe del nazismo estraendone gli ultimi ricordi di Weisz, tristemente paragonabili a quelli di tante altre vittime della Shoah.

Un allenatore moderno.

Agli sportivi, a tutti noi, rimane l’Arpad allenatore, tuttora il più giovane -nonché il primo – mister scudettato della Serie A con girone unico. Non solo: l’articolata ricerca di Marani lo tratteggia come un animale da campo, nonché un antesignano degli odierni manager all’inglese. Per le sue squadre, mister Weisz si faceva letteralmente in quattro: tattico (tra i primi ad importare in Italia lo storico sistema a “WM”), preparatore atletico, motivatore, scout. Insomma, se il calcio è ancora oggi definito il gioco più bello del mondo, deve evidentemente qualcosa anche a quest’ungherese dalla vita ingiustamente breve.

Perché leggere Dallo Scudetto ad Auschwitz di Matteo Marani:

perché nessun altro libro sportivo si era dedicato così tanto e bene alla figura di Weisz.


Titolo: Dallo Scudetto ad Auschwitz
Autore: Matteo Marani
Editore: Diarkos
Anno: 2019
Pagine: 174

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