La storia di Julius Erving, la prima vera star NBA

«Quello che ha fatto Doctor J è alterare la percezione del gioco, il modo in cui il pubblico apprezza la pallacanestro. E questo è senz’altro il successo più grande che si può attribuire a un giocatore».

Ho voluto iniziare questa breve recensione del libro su Julius Erving con le parole che Frank Deford, giornalista di Sport Illustrated, rivista cardine a livello sportivo in America, ha usato per descrivere Doctor J all’interno di uno speciale dedicato al giocatore a seguito del ritiro dal basket. È sorprendente come a così pochi giorni dalla fine di una carriera sportiva di un giocatore gli si dia una descrizione che si avvicina al concetto di rivoluzione, di supernova in maniera così inequivocabile e certa. Julius Erving è stato qualcosa di speciale e di unico per il basket americano, ma probabilmente per l’intero sistema della pallacanestro, e Michele Martino, che, nonostante sia alla prima fatica letteraria personale, dimostra come i tanti anni a 66thand2nd abbiano fatto da scuola, riesce a portare sulla scena il pioniere del “nuovo basket”, per usare le parole del sottotitolo. Per farlo Martino svolge un lavoro dettagliato e attento (documentato dalla miriade di fonti riportate), tanto da andare nelle pieghe di una vita privata particolarmente burrascosa, ma fondamentale per riuscire a capire a tutto tondo il soggetto Julius Erving. Un giocatore che ha fatto da tramite tra un NBA in condizioni economiche rischiose e precarie, portandola al mondo dei Bird, dei Magic, dei Barkley ed infine dei Jordan: allo star system. In questo senso è straordinaria la capacità di resa da parte dell’autore dell’incontro di un Julius alla fine della carriera con quelli che saranno stati i nuovi “padroni” del basket a stelle e strisce. Tutto questo senza tralasciare il fatto che Erving è stato un uomo per tutte le leghe o l’eroe di due mondi, l’NBA e l’ABA (lega di basket professionistico parallela alla NBA che, forse, come tratto distintivo principale ha avuto la fortuna di avere tra i giocatori Julius Erving all’apice della forma fisica e della carriera). Ha colonizzato il basket americano, unendo tutti e tutto e, soprattutto, ha entusiasmato e vinto (2 titoli ABA, 1 titolo NBA, 3 MVP della regular season ABA e 1 NBA).

Il reverse layup contro i Lakers nelle Finals, poi perse, del 1980.

Una cosa mai vista prima.

L’unicità di Erving per il basket americano è dettata dalla capacità di convogliare un carattere d’acciaio, segnato anche dalle gravi perdite famigliari, una leadership innata, una grande voglia di vincere con dei mezzi atletici fuori dal comune e portati spesso al limite fisico. Tutto questo è raccontato alla perfezione da Martino nelle oltre 400 pagine del libro. Questa capacità di volteggiare in aria come un unicorno, di saltare tanto e ad intervalli clamorosamente vicini tra loro ha portato Doctor J in pochissimo tempo ad essere associato ad una parola ben precisa: dominante. È stato dominante in ABA ai New York Nets, facendo felice una città ed una lega intera, ed è stato straripante a Philadelphia, portando i Sixers, assieme a Moses Malone, ad un titolo NBA nel 1983 più che meritato, dopo battaglie durissime negli anni contro i Lakers di Magic e Kareem ed i Boston Celtics di Bird. Unicità ribadita dal fantastico farewell tour che, quasi 30 prima di Kobe Bryant, ha paralizzato tutte le arene dell’NBA, dove sono state organizzare cerimonie di ringraziamento ricche di regali e di parole toccanti. Guardando a posteriori, Erving è probabilmente la figura più importante per l’NBA di oggi perché, nel corso di tutta la sua carriera, è stato il primo a coniugare in sé il concetto di spettacolo finalizzato alla vittoria resa possibile da delle star. Ed in questo senso il libro di Michele Martino è uno dei modi migliori per ringraziarlo.  

Perché leggere Il favoloso Doctor J di Michele Martino:

perché Erving è stato il primo tassello che ha traghettato il basket americano nello star system che è diventata l’NBA dei giorni nostri. E poi anche solo per la descrizione del reverse layup contro i Lakers che già visto vale tantissimo, ma scritto nel modo in cui lo fa Martino è qualcosa di unico e mozzafiato.


Titolo: Il favoloso Doctor J. Julius Erving e il nuovo basket
Autore: Michele Martino
Editore: 66thand2nd
Anno: 2022
Pagine: 416

1 commento

  1. Gian in 07/11/2022 il 1:27 pm

    Grazie Michele Martino di aver finalmente scritto un libro su questo grande e straordinario Atleta..
    “Se non ci fosse stato Doctor J non sarebbe esistito M. J”
    Michael Jordan.



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