Il calcio è uno sport per tutti


Una proposta interessante
.

Quando Federico, il calciatore di terza media con gli occhi più verdi che si siano mai visti, consegna a Elena un invito alla nuovissima scuola di calcio femminile, lei non sa bene come reagire. Da una parte è lusingata dal fatto che lui l’abbia notata e che si sia accorto della destrezza con cui palleggia nell’intervallo, dall’altra sa che i suoi genitori non saranno d’accordo. Ma le sue amiche del cuore decidono di andare con lei alla polisportiva e vedere che aria tira. Qui incontrano le reginette di bellezza della scuola (anche loro invitate da Federico), e pensano che sarebbe divertente iscriversi tutte insieme. I dubbi sono tanti, ma ciò che convincerà le ragazze a entrare nella squadra è la reazione dei maschi che, invece di allenarsi, lanciano frecciatine alle nuove arrivate, definendo il calcio uno sport per uomini.

Sfida accettata.

Le amiche decidono di non farla passare liscia ai ragazzi, e ognuna di loro chiede a casa il permesso per iscriversi alla scuola calcio. L’unica a non ottenerlo è Elena: i suoi pensano che dovrebbe concentrarsi su sport più aggraziati. E se le venissero le gambe grosse? Il calcio è sempre stato uno sport maschile e non c’è motivo di giocarci, poco importa se Elena segue la Premier League e colleziona figurine da anni. Delusa e arrabbiata, Elena sente su di sé un’ingiustizia colossale: chi lo dice che il calcio non debba andare bene anche per le ragazze?

Stereotipi.

Qualche giorno dopo il rifiuto dei genitori, però, accade alla madre un grave episodio di discriminazione di genere al lavoro che la porta a entrare in guerra con il sesso maschile: il clima in casa è teso e i genitori continuano a litigare, ma Elena ora può giocare anche lei. Eppure, la vera sfida è appena cominciata.

Litigi in campo.

Alla polisportiva, infatti, la squadra maschile accoglie con reazioni che vanno dallo scherno alla rabbia le nuove arrivate, che, capeggiate dalla brillante allenatrice Rebecca, creano una coesione immediata e dimostrano di avere le carte in regola per creare un bel gioco. Tra risate, segreti e battibecchi, i rapporti tra i componenti delle due squadre cambieranno durante il corso dell’anno, che si concluderà con una partita finale dai risvolti inaspettati.

Un libro efficace.

La bravissima autrice e giornalista della Gazzetta dello Sport, Alessia Cruciani, ha scritto una storia interessante sotto numerosi aspetti. I pregiudizi sulle donne e su quali sport siano da ritenersi adatti a loro vengono esposti e affondati uno dopo l’altro dalle giovani protagoniste e dalle vicende narrate nel libro. Inoltre Alessia Cruciani riesce ad approfondire con garbo l’argomento della discriminazione sotto tutti gli ambiti, mostrando come gli stereotipi colpiscano anche gli uomini, tra cui ad esempio la folle idea secondo cui un giocatore di calcio non possa essere omosessuale.

L’abilità dell’autrice nel narrare con tono leggero e una scrittura scorrevole una storia che affronta argomenti importanti come la discriminazione di genere e l’omofobia, rendono Invasione di campo un libro vincente. Adatto a partire dagli 11 anni.

Perché leggere Invasione di campo di Alessia Cruciani: perché il calcio è uno sport per tutti!


Titolo: Invasione di campo
Autore: Alessia Cruciani
Editore: Il battello a vapore
Anno: 2019
Pagine: 240

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