Loco a Marsiglia – Fabio Fava
Quando Bielsa ha allenato l’Olympique Marsiglia
«Il successo è un’eccezione. Gli esseri umani qualche volta trionfano, ma di solito progrediscono, combattono, lottano e, di tanto in tanto, vincono. Ma solamente di tanto in tanto».
(Marcelo Bielsa)
Marcelo Bielsa non è un allenatore qualunque. È un tecnico che gode di una stima assai diffusa nel mondo del calcio pur senza aver vinto granché in carriera. Pochettino e Sampaoli sono suoi allievi, Guardiola lo considera fonte di ispirazione. E con la sua ultima avventura alla guida del Leeds che lo ha portato alla ribalta anche nel calcio più seguito del pianeta, quello inglese, è diventato a tutti gli effetti un allenatore “cult”, apprezzato e persino venerato da tifosi e appassionati a prescindere dai risultati.
Si potrebbero scrivere parecchi libri sul “Loco” – come è soprannominato l’argentino, sul suo calcio, sulla sua carriera, sulla sua eredità. Fabio Fava, giornalista per Eurosport e Dazn, con Loco a Marsiglia per la casa editrice Edizioni InContropiede ha deciso di concentrarsi su una breve parentesi della carriera di Bielsa, raccontando la stagione 2014/15 trascorsa sulla panchina dell’Olympique Marsiglia.
Nella storia dell’OM.
È stata una parentesi breve quella da tecnico dell’OM, ma molto significativa. E lo si comprende bene leggendo il centinaio di pagine della pubblicazione di Fava, il quale con poca retorica (forse fin troppo poca) narra l’avventura marsigliese dell’allenatore partita dopo partita, portando il lettore sulle montagne russe di quella stagione indimenticabile per i tifosi. Sì, perché in dodici mesi Bielsa ha conquistato la gente di Marsiglia, che vive il tifo per la propria squadra con grande trasporto e profonda passione. Ed è una costante nella carriera dell’argentino riuscire a conquistare il pubblico in piazze non di primissimo piano ma con un tifo assai coloroso: è accaduto al Newell’s, all’Athletic, al Marsiglia e al Leeds. A Marsiglia – è cronaca, non vi sveliamo nulla – Bielsa non ha vinto niente e ha lasciato prima di poter costruire qualcosa di duraturo nel tempo. Eppure è entrato nella storia dell’OM. E a proposito di storia della squadra marsigliese: interessanti sono i brevi ritratti che Fava realizza sulle figure importanti del passato dell’Olympique, così come utili si rivelano i tabellini delle partite di quella stagione. Ma non c’è solo il Marsiglia nell’opera – che come da consuetudine la piccola casa editrice guidata da Alberto Facchinetti ha curato in maniera egregia nell’aspetto tipografico -, c’è anche una parte composta da un paio di capitoli dove vengono forniti degli accenni sulla carriera di Bielsa, cosicché il lettore può gustarsi l’avventura in riva al Mediterraneo con delle conoscenze pregresse sulla carriera del “Loco”.
Buona la prima.
Loco a Marsiglia è un libro semplice, che non si perde in ghirigori, e che centra l’obiettivo che si era prefissato ovvero raccontare una precisa parentesi nella carriera dell’allenatore argentino. Forse manca un po’ di enfasi, magari la nuda cronaca talvolta avrebbe potuto lasciare un po’ più spazio all’epica, ma in fondo la scelta di realizzare un’opera giornalistica più che narrativa è apprezzabile in tempi di storytelling dilagante. Il libro di Fava probabilmente non soddisferà tutte le vostre curiosità su Bielsa, ma non ne ha mai avuto la pretesa. L’autore ha scelto di raccontarci una stagione importante nella storia di un allenatore che ha segnato il calcio, e lo ha fatto bene. Su Bielsa in italiano non era ancora stato scritto nulla, Loco a Marsiglia è una prima sull’argomento, ed è una buona prima.
Perché leggere Loco a Marsiglia di Fabio Fava:
perché le vittorie rimangono nel palmares delle società, ma “el Loco” rimane nel cuore dei tifosi.
Titolo: Loco a Marsiglia
Autore: Fabio Fava
Anno: 2021
Editore: Edizioni inContropiede
Pagine: 132