Pezzi di colore – Franco Bonera
Gli anni Settanta alla Gazzetta dello Sport
Uno stile e un metodo.
Franco Bonera, celebre firma della Gazzetta dello Sport ora in pensione, si cimenta in un’opera dal contenuto autobiografico con il suo stile chiaro, misurato, evocativo. Pezzi di colore è un concentrato di sport, di giornalismo e di letteratura. Il merito dell’autore è quello di aver dato vita – parlando di se stesso e della propria esperienza professionale – ad un lavoro pieno di ricordi, incontri, lezioni di vita. I singoli capitoli, tasselli di un sontuoso mosaico raffigurante la propria carriera nella testata rosa, sono essi stessi autentici e gustosi “pezzi di colore”. Come a lui è sempre piaciuto esprimersi, secondo le proprie caratteristiche di scrittore ad ampio raggio. Sono articoli descrittivi dell’ambiente, del contesto e dei tifosi più che di cronaca in sé. Il metodo e l’imprinting di Franco Bonera sono inconfondibili, piacevoli e accattivanti. Il lettore è via via trascinato nel progredire della sua avventura di uomo e di giornalista, partecipe degli sviluppi e della sua maturazione professionale. Possiamo seguire passo per passo il suo percorso nella redazione della Rosea dal 1970 al 1980 e, accompagnati nelle stanze delle redazioni sportive, scopriamo l’evolversi delle tecniche (dal piombo alla fotocomposizione, per esempio) e dei contenuti (rubriche, speciali, approfondimenti). Leggendo questo libro si può toccare con mano la trasformazione del giornalismo sportivo nelle sue sfaccettature e nelle sue innumerevoli declinazioni.
Grandi firme, maestri, colleghi.
Descrivendoci il suo decennio lavorativo, Bonera ci presenta ad uno ad uno i suoi diretti superiori: caposervizi, redattori capo, direttori, amministratori. Ce li fa apprezzare praticamente tutti: di ciascuno tratteggia le qualità, le debolezze, le fissazioni. Collaboratore leale e intelligente, si è mostrato capace di cogliere le sfide, di valutare come opportunità le difficoltà, di assolvere il proprio compito senza volersi mettere in mostra, ma sentendosi parte di una squadra. Esattamente la filosofia (espressa con la dottrina del “culodipietra”) del suo ultimo direttore, Gino Palumbo. Colui che forse lo ha compreso e valorizzato più di ogni altro, avendo colto in Franco la versatilità e la modernità del suo scrivere. Sono tanti e altisonanti i nomi che l’autore elenca nel suo racconto. A partire da Gianni Mura (punto di riferimento e modello), a Gianni Brera, Maurizio Mosca, David Messina; insieme a Bruno Raschi, Angelo Rovelli, Candido Cannavò. Ognuno a suo modo originale, creativo, innovativo. Franco Bonera manifesta grande riconoscenza e grande rispetto per questi e per tutti i suoi maestri in generale. Dalla cui frequentazione, riconosce, ha potuto affinare il proprio talento e le proprie potenzialità.
I “suoi” campioni.
Dunque dov’è lo sport in questo libro, in cosa consiste? Lo sport è già insito nelle pagine rosa del quotidiano. È di per se stesso presente in quanto rivelazione e svelamento di un buon tratto di storia della Gazzetta. Ma ancor più precisamente perchè vengono citati calciatori e ciclisti, allenatori e direttori sportivi, atleti di varie discipline avvicinati grazie al lavoro quotidiano del giornalista. Rivera, Mazzola, Tardelli, Facchetti, Paolo Rossi, Ivano Bordon, Aldo Maldera, Helenio Herrera, Eugenio Borsellini, Giancarlo Beltrami; Eddy Merckx, Sara Simeoni, Niki Lauda, Gustav Thoeni: sono solo esempi delle tante personalità che punteggiano l’intera trattazione. Simpatici aneddoti, esperienze da inviato, interviste confidenziali, appostamenti alla ricerca di scoop e molte altre dietrologie connotano praticamente ogni pagina del lavoro di Franco Bonera, colui che a 19 anni e mezzo era diventato il più giovane giornalista professionista d’Italia. Colorista, autore di pezzi sportivi di ampio respiro, realizzatore di fogli (rosa) inimitabilmente “umani”.
Perché leggere Pezzi di colore di Franco Bonera:
per ritrovare un grande giornalista e ficcare il naso, assieme a lui, nelle stanze della “Gazza”.
Titolo: Pezzi di colore
Autore: Franco Bonera
Editore: Ultra Sport
Anno: 2024
Pagine: 267