La mano de Dios giudicata da un tribunale

Diego Armando Maradona è da condannare o da assolvere per il gol di mano segnato all’Inghilterra nel 1986? Oltre trent’anni dopo è difficile trovare una risposta che metta tutti d’accordo. Ad ogni tavolo, in ogni gruppo, in qualsiasi chat, vi è qualche amico/conoscente/collega che pensa che Diego nell’occasione sia stato un grosso imbroglione, e vi è qualcuno che invece è indulgente e archivia la mano de Dios nella categoria “furbata”.

Ma se la mettessimo sul piano giuridico, il compianto Diego se la cavarebbe o incapperebbe in una condanna? Al “Festival Nazionale di Diritto e Letteratura Città di Palmi” del 2014 hanno messo sotto processo Maradona per quel suo gesto, istituendo un processo immaginario. Il giornalista sportivo Flavio Tranquillo nelle vesti di pubblico ministero, l’avvocato Claudio Botti in quelle di difensore del “Diez” e il magistrato Antonio Salvati seduto al banco della giuria hanno dato vita a un agone giuridico, riportato recentemente e fedelmente in un libro intitolato proprio Processo a Maradona (Edizioni Le Lucerne, 2020, pp. 80).

Truffa.

Dibattere su la mano de Dios significa provare a rispondere alle molteplici domande che quella rete segnata a Peter Shilton all’Azteca di Città del Messico pone. Citiamo dall’introduzione: «Può esistere un fondamento etico in un atto contrario alla norma?», «Esiste un diritto alla simulazione?», «Ingannare l’arbitro è giustificato, se il trucco non è scoperto?», «Tentare di imbrogliare l’arbitro – e quindi la legge – fa parte del gioco?». Flavio Tranquillo non ha dubbi: Maradona è colpevole di truffa, abuso della credulità popolare, circonvenzione di incapace e istigazione a disobbedire alle leggi. E va condannato al massimo della pena prevista. E si badi bene: il gol del secolo siglato poco dopo non è un’attenuante, semmai un’aggravante, poiché dimostra l’inutilità della violazione regolamentare commessa in precedenza.

Difetto di giurisdizione.

Claudio Botti nella sua difesa ricorda che l’Argentina aveva il dovere di riconquistare l’onore contro l’Inghilterra, e quindi quel gesto di Diego non fu altro che adempimento del dovere, trasgredendo sì il diritto positivo, ma esprimendo un diritto naturale minoritario. Peraltro, Botti sostiene che genio e bellezza non debbano essere giudicati da un tribunale, e invoca dunque il difetto di giurisdizione. Ma «la legge è uguale per tutti, anche per i geni», come spiega il giudice Antonio Salvati, che nel finale del libro emette la sua sentenza, sebbene – come sottolineato da Tranquillo – vi siano dei dubbi sulla sua potestas iudicandi in quanto sfegatato tifoso del Napoli.

Riflettere su Diego.

Processo a Diego Armando Maradona è un breve pamphlet appartenente alla collana “Processi immaginari” di Edizioni Le Lucerne, una casa editrice di recentissima fondazione, nata a Milano nel marzo 2020, «ultima società iscritta al registro delle imprese prima del lockdown», che si prefigge lo scopo di «diffondere la cultura della storia e del diritto». Pubblicato a settembre 2020 alla vigilia del sessantesimo compleanno di Maradona, il libercolo di Salvati, Botti e Tranquillo si rivela ora l’occasione ideale per riflettere sulla figura del fuoriclasse argentino dopo la sua scomparsa. Nelle ottanta pagine del volumetto i tre autori danno vita a un divertissement originale, che affronta l’argomento Maradona da una prospettiva diversa da quelle classiche, con un linguaggio accessibile anche a chi non mastica diritto. Senza prendersi troppo sul serio, Salvati, Botti e Tranquillo portano il lettore a riflettere sulla natura dello sport e delle sue regole, su ciò che esse significano e sul valore che portano con sé. E spingono a chiedersi ancora una volta, una volta per tutte: ma quel gol, è stato un colpo di genio o un furto?

Perché leggere Processo a Diego Armando Maradona di Antonio Salvati, Claudio Botti e Flavio Tranquillo:

perché dopo oltre trent’anni è arrivato il momento di prendere posizione  una volta per tutte di fronte a la Mano de Dios.


Titolo: Processo a Diego Armando Maradona. La Mano de Dios
Autore: Claudio Botti, Flavio Tranquillo e Antonio Salvati
Editore: Edizioni Le Lucerne
Anno: 2020
Pagine: 80

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