Wembley 1992 – Simone Galdi
Il Doria e l’ultima Coppa dei Campioni
Wembley 1992 è il sogno di 11 Rocky Balboa in blucerchiato (in divisa bianca quella sera) che viene spezzato dall’Ivan Drago olandese Ronald Koeman con una punizione beffarda scagliata dal limite dell’area. La sorprendente principessa Sampdoria sul più bello perde la possibilità di diventare regina, cedendo la coppa dalle grandi orecchie ad una nobile del calcio mondiale, il Barcellona del maestro Cruyff, che si lancia così verso il primo trionfo nella principale manifestazione europea per club. Questa è la storia nota a tutti. Simone Galdi, genovese doriano e giornalista di Sky Sport, nel 1992 ha 7 anni e frequenta le elementari, ma in famiglia vive e respira Doria. A distanza di 25 anni da quella memorabile avventura europea degli eroi di Boskov, Galdi nel 2017 decide di armarsi di zaino e buona volontà e parte per l’Europa (principalmente dell’Est) con l’obiettivo di farsi raccontare i ricordi delle partite contro i liguri da chi da avversario ha affrontato quella Samp del 1992. Ne esce un libro godibile ed interessante che mischia le emozioni, i ricordi e i racconti di campo degli interlocutori di Galdi, sia avversari che fedeli compagni. Sì, perché nella seconda parte del libro l’autore documenta anche le memorie dei reduci di casa Samp andando ad intervistare i suoi beniamini del passato, da Lanna a Lombardo fino al trascinatore di quella squadra: Gianluca Vialli. Il tour fatto da Galdi vibra di emozioni e di sentimenti forti, anzitutto orgoglio per quello fatto dalla sua squadra in un passato che è tutt’oggi in grado di rimanere impresso nelle menti, anche di chi ci ha giocato contro. Ed in seconda battuta emerge una grande gioia nel rimembrare le gesta di giocatori di una squadra “nuova” tra le grandi che, sotto la guida di Paolo Mantovani, è stata in grado di sconquassare il panorama calcistico internazionale.
Wembley 30 anni dopo.
Mai come nel 2022, a 30 di distanza da quella freccia al petto di Koeman, Wembley è un luogo iconico per i tifosi doriani, in quanto in quello stadio la vittoria della nazionale italiana agli Europei guidata dal duo Mancini-Vialli (non unici membri di quella Samp a far parte della spedizione azzurra) ha significato la chiusura del cerchio. Galdi cita il trionfo azzurro nel prologo del suo libro come se fosse stata la spinta definitiva a mettere nero su bianco il suo viaggio tra Norvegia, Grecia, Ungheria, Belgio e Bulgaria. Tappe di una Coppa dei Campioni passata alla storia come l’ultima con la “vecchia formula”, con una fase finale fatta di gironi assassini dove la Samp riuscì nell’impresa di sconfiggere a domicilio i campioni uscenti della Stella Rossa sul campo neutro di Sofia (a causa della guerra nei Balcani). L’autore riesce in maniera puntuale a raccontare i diversi piani di storia che si sovrappongono nella sua narrazione: il suo viaggio nei luoghi della memoria, il racconto di quella Samp internazionale, il contesto storico-sociale del 1992 e le sue sensazioni del 2017. Ne esce un libro che sfocia alla fine nel racconto dettagliato minuto per minuto del cammino europeo di Pagliuca e soci, riportando in maniera fedele ed entusiasmante una storia che, se dal punto sportivo sembra non avere avuto un finale lieto, nella memoria dei tifosi della Sampdoria rimarrà sempre una pietra miliare.
Perché leggere Wembley 1992 di Simone Galdi:
perché è un percorso visto con gli occhi di un tifoso che all’epoca era un ragazzino, cresciuto con la cavalcata di Vialli, Mancini & co. in testa. E per questo tutto gli parla di Samp.
Titolo: Wembley 1992. Il Doria e l’ultima coppa dei Campioni
Autore: Simone Galdi
Editore: Battaglia Edizioni
Anno: 2022
Pagine: 200